Non ci sono dubbi sul fatto che l’ananas sia uno dei frutti più amati al mondo, anche se in passato era poco utilizzato, adesso è diventato davvero qualcosa che tutti amano e che non possono fare a meno di avere a tavola in diversi momenti dell’anno. E’ un gusto che piace a tutti quanti.
Ma per potere dire di conoscere veramente il frutto, è bene sapere anche come portare avanti la sua coltivazione che non è facile e che come tutte le cose richiede una grande attenzione per potere essere certi di arrivare ad un risultato ottimale e anche piacevole alla vista oltre che al palato.
Coltivare ananas: il procedimento
Tanto per cominciare è bene comprare una buona testa di ananas, che sia di bell’aspetto. Da questa poi prendere i germogli e cominciare con a piantarli, la cosa importante è che il terreno sia sempre ben drenato in modo che il frutto trovi un ambiente che sia ottimale. Il consiglio è di annaffiare ogni giorno.
Inoltre è bene sapere che la pianta deve essere in un posto bene illuminato e dove possa battere sempre il sole e che sia protetto dai parassiti e poi che il composto del terreno possa avere al suo interno: fosforo e potassio, in modo che la pianta possa crescere al meglio.
Come conservarla?
Per potere conservare questo frutto tanto per cominciare si deve cercare di scegliere dei frutti che siano maturi ma che non lo siano troppo, poi una volta che sono lavati e scelti con accuratezza vanno messi sotto l’acqua fredda e poi asciugati con un panno e poi è sempre meglio tagliarla.
- Ananas come coltivarla
- Ci sono dei procedimenti
- Come conservarla
Una volta tagliata a cubetti o a fette è sempre meglio metterla dentro un contenitore ermetico e poi nel frigo,questo perchè la temperatura bassa non fa altro che favorire la sua conservazione e fa anche in modo che la maturazione non possa andare avanti in modo troppo veloce. Questo è certo.
Il frutto va sempre consigliato entro un massimo di due giorni dal momento in cui è stato acquistato per evitare che possa andare a male o che di fatto possa perdere quello che è il suo sapore e la sia fragranza. Anche nel caso in cui lo si coltiva vale la stessa cosa. E’ bene che non si aspetti che possa andare a male e che poi non sia più buono per il palato.